Blitzkrieg

È cominciato come uno scherzo, capite? Uno scherzo, una roba da niente, un pomeriggio ci annoiavamo e Sandro aveva messo le mani chissà come su uno di quei rotoloni di pellicola, tipo quella da cucina, che ti fan vedere in tivù che ci puoi mettere dentro il pesce. Solo che era grosso, il rotolo, un metro almeno. È Sandro, è sempre lui che rimedia le cazzate più impensate, e poi per forza gli vado dietro, per forza.

Comunque niente di che, era uno scherzo, giravamo in macchina – la mia, sottolineo, che quel pezzente di Sandro mica ha mai il suo mezzo, quando si tratta di portarsi dietro un estintore o una scatola di guanti o della plastica di gesù cristo, ma la macchina mai, che la benzina costa. E vabè, niente, era pomeriggio e ci annoiavamo e Sandro mi grida “ferma! ferma la macchina cazzo!” e io mi fermo e lui sta guardano un vecchio sotto una di quelle gabbiette del bus, come si chiamano, le pensiline. Sta guardando il vecchio e mi sorride e a me viene già da ridere perché quando fa così finisce che facciamo qualche cazzata, che comunque io e Sandro abbiamo fatto dei numeri che non c’è male, e quindi scendiamo e senza dire niente al vecchio, che secondo me dormiva anche un po’ seduto sulla panchina ad aspettare il bus, senza dirgli niente cominciamo ad avvolgere tutta la pensilina, Sandro tiene il mega-rotolo di plastica tra le dita e corre attorno e lo fa scorrere e avrà fatto quattro giri quando il vecchio tira su la testa e mi guarda, e io che faccio, faccio niente faccio, faccio spallucce come dire: mbeh? E intanto Sandro gira, gira, e la pensilina sembra già un pacchetto, tutta fatta su nella plastica, e il vecchio doveva essere proprio rincoglionito, perché mi guarda e apre la bocca e giuro su dio gli cade la dentiera, uno schifo, guarda, gli cade la dentiera dal sopra e gli finisce sui denti di sotto, lui ha la bocca aperta come dire “aaaaa” ma ha i denti chiusi come un cazzo di cinese. E niente, Sandro fa ancora un paio di giri e poi andiamo via ridendo, col vecchio ancora lì, sdentato. Partendo ho sgommato.

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