EXPL 10: il fantasma nella macchina

In questo posto anime e corpi sono entità indipendenti. Nazioni diverse implementano politiche animodemografiche diverse, con risultati interessanti. Ho provveduto ad una classificazione di massima.

  1. Molti corpi, poche anime. Questa configurazione, tipica delle nazioni ricche, garantisce alle anime dei cittadini il privilegio della scelta. Ogni anima ha a disposizione almeno due corpi, spesso di più, può scegliere quale abitare, e trasmigrare di volta in volta a seconda dei suoi desideri. Un corpo senz’anima possiede un minimo grado di indipendenza, può mangiare se ha davanti del cibo e può andare in bagno se ne sente il bisogno, può svolgere semplici compiti manuali ma non mostrerà mai iniziativa, inventiva o creatività. Se lasciato completamente a se stesso spesso morirà d’inedia. Un cittadino della classe media tipicamente mantiene un paio di corpi nella sua abitazione principale e un corpo in una località turistica, dove viene mantenuto in apposite strutture, simili a ospizi. Quando il proprietario del corpo decide di prendersi una vacanza deposita i corpi principali e trasmigra nel luogo di vacanza. Ovviamente i più benestanti possono avere molti corpi, con personale dedicato che ne assicuri il buon mantenimento.
  2. Molte anime, pochi corpi. Questa configurazione è tipica di nazioni molto piccole, che hanno subito flussi migratori improvvisi, o che sono decadute. La multiproprietà di un corpo è spesso fonte di problemi, ed è possibile trovare punti di equilibrio solo grazie alla rigida applicazione di regole ben definite. È generalmente considerato inumano costringere un’anima a vagare nell’etere, in attesa del suo turno di controllare un corpo. L’alternativa è ospitare l’anima (o le anime, in caso di coefficiente a/c maggiore di 2) in una sorta di “sacchetto spirituale” dentro il corpo controllato da un’altra anima, in attesa del proprio turno. Questo crea spesso scompiglio, perché le anime ospiti sono costrette ad esperire direttamente le scelte dell’anima al comando senza poter intervenire. Si creano malumori, e non è raro che quando finalmente arriva il turno di un’anima che era stata in attesa, essa voglia disfare ciò che il suo predecessore ha fatto, disconoscendo matrimoni e annullando contratti, con gran confusione generale. Penosa è poi la situazione degli amanti che non riescono a trovare la sincronia dei turni di controllo, e sono costretti ad attendere tempi lunghissimi prima di poter finalmente amoreggiare. In questi condizioni il concetto stesso di privacy è inesistente. Ovviamente i cittadini più abbienti possono permettersi un corpo tutto per loro, o uno di cui detenere il controllo per la maggior parte del tempo.
  3. Anime e corpi in egual numero. Questa configurazione, frutto di delicate politiche di regolazione animodemografica, è solo apparentemente simile a quello che si può trovare in altri posti. La capacità di trasmigrazione delle anime tipica di questo posto fa sì che si creino usi, costumi ed economie del tutto uniche. Un evento importante nella crescita di ogni cittadino è la prima volta che egli partecipa ad uno scambio di corpi. Considerato al pari della perdita della verginità, è un evento oggetto di opinioni contrastanti: c’è chi ne difende la sacralità, fino a giungere a sconsigliare o almeno limitare l’esperienza, e chi la pratica precocemente e poi con costanza per tutta la vita. Altri effetti della capacità trasmigratoria delle anime è la possibilità di cedere il proprio corpo ad un professionista (idraulico, elettricista, medico), in modo che egli possa fare un sopralluogo ed eventualmente operare un primo intervento in caso di necessità. C’è chi affitta il proprio corpo, specie se peculiare o bizzarro. Alcune scuole progressiste obbligano i bambini a passare un giorno nel corpo di portatori di handicap, in modo da instillare negli studenti l’empatia per il prossimo. Alcuni disperati lasciano che il proprio corpo venga usato e abusato, e spesso si ritrovano a dover gestire dipendenze da droghe o malattie veneree. In caso di guerra, gli stati possono obbligare i propri cittadini a cedere i corpi, se vantaggiosi dal punto di vista logistico. È pratica comune per gli amanti scambiarsi i corpi durante l’amore, fino a giungere al punto di non avere più chiare identità separate. I più abbienti, ovviamente, hanno accesso ai corpi migliori.

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