EXPL 19: con il potere del Sole

Questo posto produce bombe. Ne producono molte, e a buon mercato. Gli indigeni sono pochi e deformi. Si fanno spesso amputare le gambe, per sostituirle con protesi cingolate, meglio adatte agli spostamenti tra le fila di macchinari sempre attivi. Le mani e gli occhi vengono potenziati, e quasi tutti hanno un qualche tipo di collegamento neurale che consente loro di tenere meglio le fila della produzione. I corpi, deformati dalle numerose modifiche meccaniche, sono enfi e malati, ed emanano cattivo odore. Poi scopro un fatto terribile: i clienti sono nativi di altri posti, signori della guerra o regolari sovrani che vengono a fare incetta di armamenti. L’intera faccenda è gravissima, perché se c’è un mercato vuol dire che in questo settore il viaggio interpostale è a disposizione ai nativi su base regolare. Decido di indagare ulteriormente e mi fingo interessato ad uno dei loro articoli.

“Il cataalogo, il cataalogo, se solo vossiignooria voleesse consuultare il cataalogo”
Il grassone semimeccanico mi indica una sorta di cabina del telefono traboccante di cavetteria e sensori. Non volendo insospettirlo accetto di entrare, molto teso. Appena prendo posizione l’intera struttura si anima e mi avvolge gentilmente con le sue appendici elettroniche. Mi irrigidisco, pronto a dare fondo alla mia poca Vertigine rimasta per scappare. La voce del grassone mi informa attraverso un interfono gracchiante che la proiezione inizierà “tra pochi secoondi”. Poi tutto sparisce.

INPUT RICHIESTO: bersaglio
TEMPERATURA MAX/MIN… mancante
CICLO NOTTE/GIORNO… mancante
ATMOSFERA… mancante
CAMPO ELETTROMAGNETICO… mancante
DIMENSIONE (LIN)… mancante
DIMENSIONE (SUP)… mancante
DIMENSIONE (VOL)… mancante
DIFESE… mancante

Le richieste fluttuano davanti ai miei occhi, incorporee come solo un’allucinazione indotta artificialmente sa essere.

INPUT RICHIESTO: bersaglio

Non sono preparato, e d’improvviso vengo assalito dalla paura. Questo settore doveva essere frammentario e primitivo,

INPUT RICHIESTO: bersaglio

ma questo è l’ennesimo posto che mostra un livello di padronanza della realtà ben maggiore di quello atteso. Non ho motivo di credere che i produttori di bombe siano la sorgente della tecnologia per il viaggio interpostale ma    

INPUT RICHIESTO: bersaglio

la logica impone che siano in contatto con qualcuno che ha accesso alla Vertigine in maniera stabile. E non possono essere i predoni o i ladri che ho già incontrato: troppo irregolari per sostenere un sistema economico. Questo mi porta a due ipotesi: o qualcuno riesce ad

INPUT RICHIESTO: bersaglio

attingere ad una fonte interna all’impero (traditori?) o, molto peggio, in qualche remoto settore è successo qualcosa di impensabile e chissà come hanno trovato modo di sintetizzare la Vertigine. Che però è

INPUT RICHIESTO: bersaglio

assurdo, perché per quanto ne so dovrebbe essere un processo piuttosto vistoso, e tutto il settore dovrebbe portarne traccia. No, la Vertigine deve venire dall’impero. Questa cosa è grave. Devo riferire. Devo trovare un modo per comunicare alla base.

INPUT RICHIESTO: ACQUISITO
TEMPERATURA MAX/MIN… OK
CICLO NOTTE/GIORNO… OK
ATMOSFERA… OK
CAMPO ELETTROMAGNETICO… OK
DIMENSIONE (LIN)… OK
DIMENSIONE (SUP)… OK
DIMENSIONE (VOL)… OK
DIFESE… OK
RICERCA PRODOTTO… ATTENDERE PREGO…

Pessimo modo di scoprire che riescono a leggere i miei pensieri. O forse no. Se sono fortunato i produttori di bombe si comportano come fanno sempre gli armaioli e terranno la bocca chiusa. A loro non conviene mai

ATTENDERE PREGO…

entrare nelle dispute dei clienti. Questo però è un rischio grosso, devo concentrarmi e tenere la mente occupata con altro. O forse è meglio che me ne vada, forzando la mano? A questo punto devo mettere in conto che

ATTENDERE PREGO…

potrei correre un rischio serio, e anche il mio mezzo potrebbe venire individuato e catturato. Devo

ELABORAZIONE COMPLETA. PRODOTTO INDIVIDUATO. INIZIO SIMULAZIONE.

Davanti ai miei occhi la Base di Smistamento 14. Casa, in qualche modo. Il condizionamento intessuto nel mio cervello si riattiva e sono investito da una violenta nostalgia: artificiale, biochimia, ma comunque tremenda. Il mio posto preferito, qui ridotto ad una serie di numeri: massa, eccentricità orbitale, inclinazione rispetto all’eclittica, velocità assoluta. La stimolazione neurale mi sbatte in faccia i miei stessi ricordi, e ci aggiunge in sovraimpressione le schede tecniche. Poi arriva la bomba.

È un pacchetto tondo, grande come un cocomero. Fluttua, invisibile, e si posa con dolcezza sulla mia base, sulla mia casa, poco sopra il cervodromo. La sonda cerebrale mi dà dei cenni sul suo funzionamento, cercando di essere informativa ma senza rivelare troppo. Viene suggerito questo dispositivo in quanto massimizza la capacità distruttrice in base alle caratteristiche del bersaglio che ho inserito. Mi si rizzano i peli in tutto il corpo. La bomba è piccola, e ha una temperatura di operatività prossima allo zero assoluto. A quelle temperature si possono fare un sacco di porcherie, come ad esempio annullare l’effetto di dispersione degli specchi. Nessuna perdita, la luce può rimbalzare all’infinito. La bomba cocomero è semplice: si appiccica alla base e ruota con essa. Quando è esposta al sole incamera luce, che viene inglobata e inizia a rimbalzare sulle pareti interne, senza perdere mai potenza. Quando c’è abbastanza energia basta aprire il cocomero. Mi viene fornita una grossolana simulazione degli effetti dell’esplosione sul bersaglio. Mentre brandelli della base volano in tutte le direzioni la proiezione neurale si interrompe bruscamente.

“Vossiignooria è sodiisfatta dell’offeerta? La possiaamo tentaare con i noostri scoonti fedeeltà?”

AZIONE CONSIGLIATA: non lo so. Distruzione, credo.

Solite cose social:

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