Il custode dell’eremita #5: l’eremita

Ora, io vi ho detto così, che mi sono svegliato quando è rientrato l’eremita, e l’ho fatta facile, ma quella notte mica lo sapevo che era lui. Intanto stavo quasi al buio, che c’erano solo più poche braci e niente altro a illuminare. E poi anche sotto il sole pieno ci sarebbe voluto del bello e del buono per capire cos’avevo davanti. E infatti quella notte, a me, più che un cristiano mi è parso una bestia.

I rumori, la prima roba che ho sentito son stato i rumori. Certi grugniti, e uno schioccare di mandibole e di strappi, come fanno i maiali, come fanno i cani quando si litigano un avanzo. Mi spavento e mi tiro contro il muro ancora fatto su nella coperta e intanto lo aguzzo gli occhi nel buio: vedo una figura curva, pelosa, grossa e disumana. Stava frugando tra la roba, soprattutto tra la mia roba, e spostava tutto con goffaggine, e rovesciava senza criterio e intanto muoveva la ganassa, tutto si portava alla bocca e tutto masticava. Ho pensato mi fosse entrato un animale, un orso, un cinghiale, poi nella penombra ho visto come spuntare certe corna e ho pensato ad un diavolo, uscito dagli inferi per farmi del male. Ero terrorizzato, eccellenza, me lo ricordo ancora. Adesso se ci penso rido, ma quella notte, che spavento!

Comunque succede che mi devo essere un po’ mosso e forse ho fatto rumore anch’io perché questa bestia si volta di scatto e in qualche modo mi vede. Cioè, se era buio per me era buio anche per lui e forse io gli son sembrato un fantasma, bianco di paura e fatto su nella coperta, fatto sta che pure lui si è spaventato e ha cacciato un urlo, ma un urlo da bestia e non da uomo, e comunque io non sapevo bene cosa fare e bon, ho urlato anche io. A quel punto l’uomo bestia è scappato, è saltato verso la porta ed è finito dritto dritto sulle braci, che il fuocherello è lì vicino all’uscio per far uscire il fumo. E subito c’è stato un gran saltare di scintille e fiamme e lì, anche se ero tanto spaventato, ho visto un piede. Un piede magro, e sporco, attaccato a una gamba, magra e sporca anche quella. Poi la bestia, gridando e ringhiando è scappata fuori e per il resto della notte non ho sentito più nulla. Ma non ho dormito lo stesso, capirete anche voi, che me la stavo facendo sotto.

[Capitolo successivo]
[Capitolo precedente]
[Tutti i capitoli di questa storia]

Solite cose social:

2 comments

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *