Francesco Costa – Questa è l’america

Francesco Costa deve il 100% del suo successo al cognome, un assist perfetto per il titolo del suo “Da costa a costa”, un podcast che parla di Stati Uniti e che in un unico fluido movimento richiama il coast to coast – il viaggio in auto per eccellenza – ma anche un collegamento ideale tra le coste dell’oceano atlantico, perché l’egemonia culturale statunitense c’è ancora tutta e quello che succede di là poi ha influenza anche di qua, non si scappa. E poi è un product placement perfetto, Da costa a costa, il nome dell’autore ripetuto due volte, per forza te lo ricordi. L’ho detto, 100% merito del cognome. Non è mica vero che scrive bene, è un bravo giornalista, si sbatte, gira, parla, indaga. Tutto falso. Solo il cognome. Pensa se si chiamava Francesco Porcaro. O Francesco Ammazzatore. O Francesco il Pedofilo, come cantavano gli Elii.

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Alberto Arbasino – La bella di Lodi

Ho letto questo libro perchè a) vivo a Lodi e b) Arbasino è morto da poco e il caro amico L ha cominciato a parlarne così tanto, e così bene, che o lo strozzavo (per amor suo, cioè per mandarlo a rincorrere lo scrittore che tanto amava e che tanto dolorsamente ci ha lasciati), o lo strozzavo, dicevo, o mi toccava leggere qualcosa. Ecco qua. Anzi, come dicono nel romanzo: arda.

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Cixin Liu – Il problema dei tre corpi

Romanzo con cose che funzionano bene, cose che funzionano male, e cose che funzionano malissimo. Che, vista la triplicità del titolo, forse è appropriato. Dunque.

Piccola intro che se sai di cosa si tratta la puoi saltare: è un romanzo di fantascienza di un autore cinese che ha fatto il botto in occidente, e questo è non comune (come le carte di magic: comune, non comune, rare). Il romanzo ha tre “ambientazioni”: Cina subito prima e subito dopo la rivoluzione culturale; Cina contemporanea; e “Tre Corpi”. Su quest’ultimo non posso dire molto senza fare spoiler, ma dai, è un romanzo di fantascienza, che vuoi che sia? È un altro pianeta. Bon, l’ho detto, andiamo avanti.

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Tom Parkinson-Morgan – Kill Six Billion Demons

Caleidoscopico, visionario, straordinariamente pianificato. Kill Six Billion Demons è “solo” un fumetto, ed è anzi “solo” un webcomic, disponibile nella sua interezza, gratuitamente, nel suo bel sito. E però ho desiderato tantissimo avere l’edizione cartacea – non solo perché mi sentivo in debito con l’autore per tutto quello che mi ha dato. KSBD è una festa per gli occhi, e poterlo leggere tutto di filato mi ha fatto apprezzare ancora di più questa saga.

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Valerio Evangelisti – Il castello di Eymerich

Non avrei dovuto leggere questo libro. Nel senso, non ora: mi sono ripromesso di leggere tutto il ciclo di Eymerich – una decina di romanzi in tutto – andando per ordine di pubblicazione. L’ultimo che avevo letto, qualche mese fa, era “Il corpo e il sangue di Eymerich”, terzo libro del ciclo, pubblicato nel 1996. Questo invece è del 2001. In mezzo ci stanno almeno tre romanzi, più una raccolta di racconti. E quindi che è successo?

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Valerio Evangelisti – Le catene di Eymerich

Ho iniziato a leggere i romanzi di Eymerich, grossomodo, vent’anni fa. All’epoca ero un pischello che stava scoprendo il fantasy, i giochi di ruolo e l’escapismo, e come da copione ero finito in un gruppo di gente più grande di me. Uno di questo era Lele, che mi prestò tre romanzi, appunto, della saga di Eymerich. Li lessi a bomba, uno dietro l’altro, e mi vennero a nausea, come gli acetoni quando mangi troppi dolci.

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