Spoiler: la Pizia alla fine muore. Alura, prima di parlare del libro, pippone per chi non mastica cose dell’antica Grecia:
Leggi il resto
Recensisco i libri perché ho pessima memoria e così, almeno, mi ricordo cosa ho letto
Spoiler: la Pizia alla fine muore. Alura, prima di parlare del libro, pippone per chi non mastica cose dell’antica Grecia:
Leggi il restoAh, quanto mi piacciono i fantasy degli anni settanta. Nel primo capitolo incontriamo: mille nomi di posti, antiche leggende, un’accademia
Leggi il restoHo letto questo libro per una splendida convergenza: lo stesso giorno due persone diverse me ne hanno parlato, una in
Leggi il restoFrancesco Costa deve il 100% del suo successo al cognome, un assist perfetto per il titolo del suo “Da costa a costa”, un podcast che parla di Stati Uniti e che in un unico fluido movimento richiama il coast to coast – il viaggio in auto per eccellenza – ma anche un collegamento ideale tra le coste dell’oceano atlantico, perché l’egemonia culturale statunitense c’è ancora tutta e quello che succede di là poi ha influenza anche di qua, non si scappa. E poi è un product placement perfetto, Da costa a costa, il nome dell’autore ripetuto due volte, per forza te lo ricordi. L’ho detto, 100% merito del cognome. Non è mica vero che scrive bene, è un bravo giornalista, si sbatte, gira, parla, indaga. Tutto falso. Solo il cognome. Pensa se si chiamava Francesco Porcaro. O Francesco Ammazzatore. O Francesco il Pedofilo, come cantavano gli Elii.
Leggi il restoOk, questa è tosta da scrivere. È un libro lungo, ma sticazzi, millecinquecento pagine di avventure della Pimpa scorrono che è un piacere. Qui invece… diciamo che bisogna mettersi di buona lena
Leggi il restoHo letto questo libro perchè a) vivo a Lodi e b) Arbasino è morto da poco e il caro amico L ha cominciato a parlarne così tanto, e così bene, che o lo strozzavo (per amor suo, cioè per mandarlo a rincorrere lo scrittore che tanto amava e che tanto dolorsamente ci ha lasciati), o lo strozzavo, dicevo, o mi toccava leggere qualcosa. Ecco qua. Anzi, come dicono nel romanzo: arda.
Leggi il restoBello bello bello, quasi tutto. Ambientazione ricchissima, temi profondi, personaggi interessanti, un finale un po’ sbracato. Pullman scrive una saga per giovani adulti, di formazione, partendo da un presupposto chiaro: Dio è un po’ una merda. Poi la trama si infittisce.
Leggi il restoPrendi le miserie umane. Guardale bene, con l’occhio freddo dello statistico, dello scienziato attaccato al microscopio. Renditi conto che non
Leggi il restoQuesto libro è una dichiarazione d’amore e, come spesso succede per le dichiarazioni d’amore, è una menzogna.
Leggi il restoIl difetto principale di questo libro è che, leggendolo prima di dormire, mette fame.
Leggi il restoHo appena finito di leggere: “Il guardiano degli innocenti”, “La spada del destino” e “Il sangue degli elfi”, in rapida successione e senza tirare il fiato. Dunque.
Leggi il restoHo comprato questo libro per la copertina. Davvero, va che roba: È stata una mossa un po’ azzardata, di solito
Leggi il restoRomanzo con cose che funzionano bene, cose che funzionano male, e cose che funzionano malissimo. Che, vista la triplicità del titolo, forse è appropriato. Dunque.
Piccola intro che se sai di cosa si tratta la puoi saltare: è un romanzo di fantascienza di un autore cinese che ha fatto il botto in occidente, e questo è non comune (come le carte di magic: comune, non comune, rare). Il romanzo ha tre “ambientazioni”: Cina subito prima e subito dopo la rivoluzione culturale; Cina contemporanea; e “Tre Corpi”. Su quest’ultimo non posso dire molto senza fare spoiler, ma dai, è un romanzo di fantascienza, che vuoi che sia? È un altro pianeta. Bon, l’ho detto, andiamo avanti.
Leggi il restoCaleidoscopico, visionario, straordinariamente pianificato. Kill Six Billion Demons è “solo” un fumetto, ed è anzi “solo” un webcomic, disponibile nella sua interezza, gratuitamente, nel suo bel sito. E però ho desiderato tantissimo avere l’edizione cartacea – non solo perché mi sentivo in debito con l’autore per tutto quello che mi ha dato. KSBD è una festa per gli occhi, e poterlo leggere tutto di filato mi ha fatto apprezzare ancora di più questa saga.
Leggi il restoLa provincia è un mostro e ogni tanto qualcuno prova a prenderlo a sassate. Poi il mostro non lo uccidi, ovvio, però intanto sei diventato un eroe. Radio West è stata la sassata che ha scardinato la sonnacchiosità della cara provincia di Alessandria – almeno per un po’. Vediamo i dettagli.
Leggi il restoSecondo libro regalatomi da R., secondo libro che le dico “Ma sei sicura? Tu l’hai letto, sì?” E lei: “No.”
“E se poi è una merda?” chiedo io.
“A quel punto l’hai letto tu e io mi sono risparmiata la fatica.”
Ok.
Ho un po’ tentennato prima di scrivere la recensione di questo libretto che mi ha regalato F., un po’ perché
Leggi il restoLibro ricevuto in regalo da R., e infatti quando l’ho scartato la mia reazione è stata quella famosa di Leonardo DiCaprio che strizza gli occhi.
“Ma tu l’hai letto, vero?” Chiedo. “Me l’hai regalato, si vede che l’hai letto.”
“No. Ma fidati.”
Ok.
Nell’anno del signore 2019 c’è ancora bisogno di dire che il dio dell’antico testamento era un gran bastardo? La risposta di José Saramago è: sì.
Leggi il restoQuesto romanzo arriva con un avviso: “non è il seguito di Q”. Detto e ridetto, nelle interviste, nelle presentazioni, dappertutto.
Leggi il restoIl pirata senza una gamba e con il pappagallo sulla spalla, i dobloni d’oro, l’isola tropicale, la mappa con la
Leggi il restoDi solito leggo romanzi per scappare dalla realtà e ignorare la vocina nella mia testa che dice, con una certa
Leggi il restoIl diavolo, un gatto parlante, Ponzio Pilato, una storia d’amore che trascende la morte, una satira feroce della società sovietica,
Leggi il restoMurakami l’ho sentito che si avvicinava come uno squalo, con tanto di pinna che spunta dal pelo dell’acqua e musica
Leggi il restoTecnicamente non è un “libro letto”, nel senso che è un fumetto o, volendosela tirare, una graphic novel. Ma ne
Leggi il restoPer tradizione il mio anno deve iniziare con qualcosa sui miti norreni. È una tradizione antichissima, cominciata l’anno scorso. Vedremo
Leggi il restoSeconda raccolta di Levi che leggo, dopo Storie naturali: la differenza c’è e si sente tutta. Non so bene cosa
Leggi il restoChi tra voi abbia la vista straordinariamente acuta noterà che l’autore, nella foto, è Damiano Malabaila. Presto detto, questa raccolta
Leggi il restoLibro terzo della serie della Guida Galattica per Autostoppisti. Nell’anno del Signore 2019 fare questa recensione mi butta in dissonanza
Leggi il restoChe fatica, che fatica. Ma lo sapevo, eh. Cioè: sapevo che era una possibilità concreta, l’enorme fatica, ma uno lo
Leggi il restoDi Calvino avevo un ricordo di scuola, cose lette più o meno a forza, più o meno per consegnare i
Leggi il restoDai e dai, son risalito alla fonte. Come i miei lettori più fedeli ben sanno, sto lentamente leggendo il “ciclo
Leggi il restoSe pensi “con un titolo così, sarà una porcata”, beh, sbagli. Il titolo italiano è la classica traduzione a cazzo,
Leggi il restoThe handmaid’s tale – Il racconto dell’ancella: tutti vedono la serie, come potevo perdere l’occasione per poter dire “sì ma
Leggi il restoQuesto libro parla dello scorrere del tempo. Parla anche del ricordare, della vita e dell’essere umani, ma ci arriviamo. Più
Leggi il restoPiù conosco Vonnegut, più penso che saremmo andati d’accordo: siamo entrambi paraculi. Mattatoio n° 5 parla del bombardamento di Dresda,
Leggi il restoHo sempre pensato che questo fosse un libro comico, almeno un po’. O che comunque il titolo fosse ironico. Magari
Leggi il restoAvevo finito le cose da leggere, ero disperato. E poi stavo alle Canarie, che si parla Spagnolo, e io volevo
Leggi il restoIn sintesi: come 1984, ma con i comunisti. In meno sintesi: Zamjatin si è inventato il genere – il romanzo
Leggi il restoNon avrei dovuto leggere questo libro. Nel senso, non ora: mi sono ripromesso di leggere tutto il ciclo di Eymerich – una decina di romanzi in tutto – andando per ordine di pubblicazione. L’ultimo che avevo letto, qualche mese fa, era “Il corpo e il sangue di Eymerich”, terzo libro del ciclo, pubblicato nel 1996. Questo invece è del 2001. In mezzo ci stanno almeno tre romanzi, più una raccolta di racconti. E quindi che è successo?
Leggi il restoIl problema di Lovecraft è che ci provava troppo. Ho finito oggi di leggere questo bel tomo, che con le
Leggi il restoQuando ho scartato il regalo e mi sono trovato davanti questo libro ho avuto il solito, banalissimo pensiero: aleghèr! Però
Leggi il restoHo iniziato a leggere i romanzi di Eymerich, grossomodo, vent’anni fa. All’epoca ero un pischello che stava scoprendo il fantasy, i giochi di ruolo e l’escapismo, e come da copione ero finito in un gruppo di gente più grande di me. Uno di questo era Lele, che mi prestò tre romanzi, appunto, della saga di Eymerich. Li lessi a bomba, uno dietro l’altro, e mi vennero a nausea, come gli acetoni quando mangi troppi dolci.
Leggi il resto